La Scuola di Counseling Maieutico
Di: Laura Petrini
Ogni allievo è il vero protagonista del suo percorso formativo.
Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze...
Non è semplice descrivere il percorso di chi sceglie di entrare a far parte della nostra scuola counseling perché si tratta di profondi e intimi cambiamenti che avvengono sul piano personale e professionale, che riguardano la storia di ciascuno, che vanno vissuti più che raccontati.
Chi come me ha la fortuna di osservare queste “metamorfosi” sa che ogni percorso è unico e che ogni allievo è il vero protagonista di quel percorso.
Ringrazio allora gli allievi della Scuola di Counsleing Maieutico perché prenderò in prestito alcune loro riflessioni e proverò a raccontare qualcosa della nostra scuola.
Ogni allievo della nostra Scuola Counseling ricorda bene il giorno in cui ha scelto di iniziare il “suo” viaggio. C’è chi inizia per curiosità, senza sapere con precisione dove verrà condotto e chi saranno i suoi compagni di avventura, e c’è chi ha bisogno di conoscere tutto nel più minimo dettaglio e pianifica ogni tappa con grande attenzione.
Decidere in età adulta di prendere in mano la propria formazione significa ascoltare quella spinta vitale, presente in ciascuno di noi, che chiede di esplorare, di “muoversi per conquistare”, di apprendere; significa assumersi una responsabilità rispetto al proprio cambiamento.
È un’esperienza inedita, molto lontana dal vissuto del primo giorno di scuola, quando da bambini tutto appare incredibilmente “grande” e spesso poco divertente.
Finalmente da adulti si ha la libertà di poter decidere in che direzione guardare e diventare così protagonisti del proprio viaggio. Ciascuno ha il proprio bagaglio, la propria esperienza professionale, il proprio vissuto e la propria idea di scuola.
Non c’è una partenza uguale per tutti come pure la meta finale non sarà la stessa per tutti. Noi adulti impariamo così, scegliamo cosa ci serve tenere e cosa possiamo “archiviare”, custodiamo ciò che serve, che nutre ed è utile nel nostro percorso e lasciamo il resto.
Ecco perché ci piace pensare che il percorso all’interno della nostra scuola sia un po’ come un viaggio: desiderato e scelto ma anche imprevedibile e trasformativo.
“Viaggiare con l’altro senza bussola, per errare... forse perdersi... ma anche scoprire qualcosa di nuovo”
Quando si varca la soglia della scuola CPP si entra a far parte di una comunità di apprendimento a 360° in cui la parola d’ordine è maieutica.
È necessario dimenticare la lezione frontale basata sull’equazione errata “ascoltare = imparare”. La maieutica, l’arte dell’ostetricia, è fatta di esperienze concrete, di domande generative e di risorse da riattivare.
Il metodo maieutico di Daniele Novara permette a ciascuno di scoprire parti di sé che non aveva mai osato interrogare e sostiene il cambiamento nel rispetto della sostenibilità personale.
Non c’è un adeguamento a contenuti preconfezionati e statici ma c’è una ri cerca continua di nuovi punti di vista e nuove strade da percorrere. Attraverso il metodo maieutico ognuno diventa esperto del proprio apprendimento e riesce così a utilizzare le nuove risorse e competenze acquisite sul piano perso nale e professionale.
Fare scuola al CPP significa far parte di un gruppo interessato a condividere e diffondere il metodo maieutico, basato su un impianto scientifico ed epistemo logico costruito in più di 30 anni di lavo ro da Daniele Novara e da tutti i colla boratori dello staff.
L’impasto di relazioni umane che si incontrano nella nostra scuola è fatto di sguardi e di racconti, di conflitti e di amicizie. La presenza del gruppo rende ancora più concreta la possibilità di imparare e scoprire qualcosa di nuovo perchè facilita il processo di apprendimento, lo sostiene e lo valorizza.
Sappiamo quanto il nostro modo di pensare e agire possa essere influenzato, in modo costruttivo, dal confronto con gli altri e proprio per questo nella nostra scuola i gruppi sono al centro di ogni nostro agire formativo, in una prospettiva di miglioramento continuo.
Gli allievi, futuri counselor, imparano così a non sostituirsi all’altro nel fornire soluzioni ma sostengono con competenza il cambiamento di chi chiede aiuto, di chi si trova in una situazione di difficoltà o di temporaneo blocco.
Il counselor maieutico, attraverso il colloquio, riattiva le capacità delle persone di far fronte ai loro conflitti e sintonizzarsi così con le proprie risorse.
È un lavoro che richiede impegno e pratica perché non esiste una ricetta pronta all’uso ma esiste un metodo fatto di tecniche, domande maieutiche, capacità di sostare nel conflitto.
La scuola CPP fornisce una cassetta degli attrezzi spendibile nella propria vita professionale, lavorativa e personale ma ciascun allievo è responsabile del proprio apprendimento e del proprio viaggio.
La valutazione di ogni percorso di formazione dovrebbe sempre avere uno sguardo evolutivo, per questo il bilancio degli apprendimenti è personale e soggettivo ma ogni allievo ha la possibilità di confrontarsi, all’interno della scuola, con i diversi formatori dello staff, con il proprio tutor e soprattutto con i propri compagni.
L’esplorazione di diversi punti di vista, la concreta possibilità di usare i propri errori in una logica di apprendimento e l’assenza di giudizio contribuiscono a far nascere in ciascun allievo una nuova identità professionale. In al cuni casi c’è chi sceglie di cambiare completamente la propria rotta e reinventarsi in una “nuova” professione, in altri casi la prospettiva maieutica si integra e sviluppa in ambiti lavorativi già esistenti, in modo creativo e sorprendente.
La scuola counseling CPP è molto più di una scuola, è un luogo dove potersi occupare del proprio desiderio di cambiamento, è uno spazio di incontro e di relazioni, è la possibilità concreta di sviluppare nuove competenze professionali ma è soprattutto l’inizio di un sorprendente viaggio...
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare...
Grazie a tutti gli allievi e diplomati CPP per aver condiviso con noi in questi anni le loro storie, i loro conflitti e i loro apprendimenti!
Articolo di Laura Petrini, coordinatrice della Scuola di Counseling Maieutico CPP diretta da Daniele Novara, pubblicato dalla rivista Conflitti.
Puoi richiedere un colloquio conoscitivo per la Scuola di Counseling Maieutico CPP con Laura Petrini compilando il modulo che trovi qui sotto.
Per informazioni info@cppp.it 0523498594
Staff
Laura Petrini
Formatrice e counselor
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